Buontalenti e il Giardino di Boboli





Il Giardino di Boboli è un parco storico della città di Firenze. Nato come giardino granducale di palazzo Pitti, è connesso anche al Forte di Belvedere, avamposto militare per la sicurezza del sovrano e la sua famiglia. 
Al suo interno sono presenti varie opere d’arte tra cui la famosa Grotta di Buontalenti la quale fu realizzata, disegnata e ideata tra il 1583 e il 1593 dallo stesso Buontalenti (Firenze 1536-1608), questa grotta è uno dei più importanti luoghi del Giardino di Boboli. L'esterno della grotta preannuncia l'interno sorprendente. È caratterizzato da un ingresso ampio tra due colonne sormontate da architrave, con concrezioni spugnose simili a stalagmiti al di sopra dei capitelli dove si trovano analoghe concrezioni simili alle stalattiti tipiche delle grotte. Ai due lati dell'entrata si trovano altrettante nicchie che contengono le statue di Cerere e Apollo di Baccio Bandinelli. Il registro superiore, dominato dal lunettone aperto, è decorato anche da due cornici realizzate a mosaico con ciottoli colorati, entro le quali ci sono stucchi con festoni e capricorni marini. Anche il Timpano è decorato dalle concrezioni spugnose su ciascun bordo, mentre al centro si trova il blasone dei Medici. Lo affiancano poco sotto due figure femminili sdraiate, realizzate a bassorilievo mosaicato. All’interno della grotta vi sono numerose opere d’arte tra le quali I Prigioni di Michelangelo; queste statue sono estremamente dinamiche, lo scultore "libera" delle figure dal blocco di marmo fermando il processo di definizione dell’opera: in questo modo lo schiavo non viene liberato completamente ma rimane imprigionato.





Che cosa è il "non finito"?
 

Il "non finito" delle ultime opere rappresenterebbe il convincimento dell'irraggiungibilità del proprio obiettivo: arrivare a Dio attraverso un percorso artistico, personale e soggettivo. Michelangelo capisce che solo con la morte e non con la perfezione artistica può arrivare a Dio.

Michelangelo…biografia:
Nasce a Caprese il 6 marzo 1475, muore a Roma il 18 febbraio 1564.
Fu uno dei più importanti scultori, scrittori, poeti e architetti d’Italia.
Tra le sue opere ricordiamo le più famose: il David, scultura marmorea la cui versione originale si trova nella Galleria dell’Accademia a Firenze, mentre la copia è situata in Piazza della Signoria; la Cappella Sistina, in cui troviamo il Giudizio Universale, affresco realizzato tra il 1536 e il 1541 Si tratta di una delle più grandiose rappresentazioni della parusia (ovvero dell'evento dell'ultima venuta alla fine dei tempi del Cristo per inaugurare il Regno di Dio), nonché di un capolavoro dell'arte occidentale, amato e celebrato in tutto il mondo; il Bacco: struttura marmorea
completamen te conservata






A cura di: 
Lorenzo Santoni, Martina Bolognesi, Teresa Loprete, Alessandra Povoleri, Pamela Ceccherini.